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La COP28 può essere un catalizzatore per l’educazione al clima nei paesi MENA

Nov 24, 2023Nov 24, 2023

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DUBAI: Nei primi anni del 21° secolo, l’umanità si trova a confrontarsi con una situazione ambientale senza precedenti: un effetto serra intensificato che alimenta il riscaldamento globale e precipitose alterazioni nel delicato tessuto del sistema climatico. Innegabilmente, questo fenomeno rappresenta una delle sfide più formidabili mai affrontate dalla nostra specie. Sfida la risoluzione attraverso la semplice applicazione della conoscenza scientifica, del pensiero lineare o dei soli approcci analitici.

Con l'avvicinarsi della 28a Conferenza delle Parti, o COP28, ospitata dagli Emirati Arabi Uniti, è importante riconoscere il valore di tali piattaforme internazionali nell'affrontare le sfide climatiche uniche della regione e nel proporre soluzioni innovative attraverso l'educazione climatica.

A differenza dei problemi ambientali localizzati del passato, in cui una singola fonte di inquinamento causava conseguenze facilmente identificabili, i problemi ambientali globali di oggi comprendono una complessa fusione di dinamiche globali e locali intrecciate. Questa intricata interazione coinvolge fattori ecologici, politici, economici e sociali, che necessitano di nuove strategie di apprendimento e di pensiero per comprendere e affrontare la sua natura multiforme.

Il rapporto recentemente pubblicato "Advancing Regional Climate Education" del Fiker Institute riunisce le intuizioni di due esperti: la dott.ssa Sonia Ben Jaafar, CEO della Fondazione Abdulla Al-Ghurair e Joe Y. Battikh, capo dell'Energy & Water Knowledge Hub presso il Comitato Internazionale della Croce Rossa. I loro sforzi hanno portato a un rapporto che sottolinea l’importanza dell’educazione climatica e offre soluzioni pratiche per portarla avanti.

In questo panorama intricato, l’importanza dell’educazione climatica emerge come catalizzatore fondamentale per il cambiamento. È in questo contesto che il rapporto di Ben Jaafar e Battikh fa luce sullo stato attuale dell’educazione climatica nella regione, presentando argomenti convincenti per un’azione trasformativa. Con la loro esperienza in leadership educativa, gestione della sostenibilità e un impegno condiviso per affrontare le sfide uniche affrontate dal Medio Oriente e dal Nord Africa, gli autori forniscono preziosi spunti per il cambiamento.

Hanno delineato gli elementi chiave del loro lavoro in una recente intervista esclusiva con Arab News.

Il paradosso della collaborazione e della localizzazione

Una delle implicazioni chiave evidenziate nel rapporto è l’importanza di affrontare le questioni specifiche della regione. Ben Jaafar sottolinea la natura discontinua di queste soluzioni e sostiene un approccio più globale.

Durante il vertice del governo mondiale del 2023 tenutosi a Dubai, le parti interessate hanno riconosciuto l’imperativo di utilizzare strategie sia dall’alto verso il basso che dal basso verso l’alto per affrontare le complessità del cambiamento climatico. Ben Jaafar ha sottolineato la natura paradossale della situazione, in cui è fondamentale promuovere la collaborazione transfrontaliera e la condivisione delle conoscenze, rispettando e dando allo stesso tempo potere alle comunità locali. Ha sottolineato l’importanza degli sforzi di collaborazione nella creazione di un nuovo quadro che si adatti alle realtà attuali abbracciando scenari futuri.

"È un paradosso perché chiediamo pezzi molto grandi e chiediamo la localizzazione. E l'unico modo per andare avanti, che era davvero chiaro al vertice, è se lo facciamo insieme. Quindi ho Penso che sia significativo perché ciò di cui abbiamo bisogno è lavorare in modo collaborativo rispettando le soluzioni locali e la capacità delle comunità di risolvere i propri problemi. E questo significa creare il prossimo tipo di ciò che sarà in futuro. adattandosi alle realtà di oggi", ha detto Ben Jaafar.

Battikh ha discusso del loro coinvolgimento con il Fiker Institute, un’organizzazione impegnata ad amplificare la voce dell’Asia occidentale e del Nord Africa, e ha ulteriormente sottolineato l’importanza della rappresentanza regionale nella lotta contro il cambiamento climatico.